05 marzo 2010

Composizione del FI

Colgo l'occasione dei brillanti risultati della prima settimana del Frank Index per descriverne la struttura, nonchè la composizione: innanzittutto il portafoglio si caraterizza per una forte concentrazione nel settore dell'Healthcare e dei Capital Goods, che insieme costituiscono il 50% dell'intero investimento.

L'healthcare, a mio modestissimo parere, potrà rappresentare un investimento remunerativo nei prossimi anni, specialmente se verrà colta l'opportunità rappresentata dalla riforma dell'assistenza sanitaria negli Stati Uniti: l'intervento pubblico darà sicuramente nuova linfa al settore, accentuandone la concorrenza.

Settori come quello dei Capital Goods e dei Services (16.67% del FI) rappresentano invece settori "ciclici": di conseguenza mi aspetto, se non un recupero dei livelli pre-crisi, un sostanziale riavvicinamento.

Techonology e Basic Materials sono i due settori più offensivi, e quindi più rischiosi: occuperanno pertanto una percentuale ridotta all'interno dell'indice.

Discorso diverso per il settore Financials: di solito, tendo ad escludere a priori la possibilità di includere nei mei investimenti titoli finanziari, per la difficoltà che si incontra nell'analizzarne i bilanci (si pensi all'attività di un istituto di credito, costituito, tra le altre cose, dalla concessione di finanziamenti). Trattandosi però di una simulazione ho voluto testare l'opportuntà di un simile investimento.

Descritta la struttura, passiamo ai primi risultati ottenuti: grazie ad un ottimo timing d'ingresso e ad un trend decisamente rialzista, il FI nella sua prima settimana di vita ha registrato un +5.95% contro il +3.10% dello S&P 500.

Poichè una rondine non fa primavera, sarà necessario aspettare altri segnali per essere completamenti fiduciosi. Ma poichè "in the long run we are all dead" (come diceva il buon vecchio Keynes), mi consolo con gli ottimi risultati dei titoli: eccoli nel dettaglio:


Alla Prossima :)

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